Un'antica tenuta

costruita nel 1700

Tenuta Tamburnin, le cui origini risalgono alla seconda metà del 1700, è situata a Castelnuovo Don Bosco, da sempre “terra di santi e di vini”, nel Basso Monferrato Astigiano. Già in provincia d’Asti benché disti soltanto una ventina di chilometri da Torino ed una decina da Chieri.
Un lungo e maestoso viale di acacie secolari i cui tralci di potatura venivano un tempo utilizzati come pali di sostegno nei vigneti e oggi come combustibile per il riscaldamento degli edifici aziendali, è  l’ ingresso di Tenuta Tamburnin, formata da 20 ettari di terreno di cui 9 di vigneto, 2 di noccioleto, prati, boschi, ed un piccolo orto per la produzione familiare.

Per il pregio del luogo, dei suoi edifici e della cantina storica, Tenuta Tamburnin è posta sotto la salvaguardia dei beni di interesse storico e paesaggistico.

Tenuta Tamburnin è orgoglioso socio fondatore dell’Associazione di vignanoli Albugnano 549, nata nel 2017 con l’intento di favorire la promozione del vino e dei territorio dell’Abugnano Doc.

GESTITA DA TRE SORELLE

Gestita da tre sorelle

Tenuta Tamburnin fu così denominata dal suo fondatore, il quale si ispirò ai “tamburi” che si era soliti far rullare durante le avanzate del regio esercito dei Savoia per incitare le truppe della fanteria in fase di attacco ai nemici.

Dall'estate 2004 è di proprietà delle sorelle Elena, Valeria e Claudia Gaidano. Papà Piergiorgio e Valeria si occupano a tempo pieno dell'amministrazione aziendale, con la consulenza dell'enologo Gianpiero Gerbi di Cordero Consulenze.

Con impegno sostenibile

e dedizione verso il territorio

L'amore e la dedizione per la terra sono i valori che hanno spinto la famiglia Gaidano a scegliere di intraprendere il cammino verso un sistema di produzione biologico. Dal 2020 L'azienda vitivinicola è biologica ai sensi dell'art. 29, par. 1 del Reg. (CE) n. 834/2007.
Una preziosa sorgente di acqua trasparente e cristallina, va a soddisfare le esigenze idriche aziendali tramite una vasca di accumulo, l'acqua in esubero continua il suo ciclo vitale ritornando al rio esistente nel fondovalle.

Tutti gli edifici dell'azienda sono riscaldati a legna, materiare prezioso e fonte energetica rinnovabile che offre la natura. Si riduce al minimo l'impatto ambientale e i boschi sono gestiti in modo sostenibile, là dove viene tagliato un tronco ne deve crescere un altro.

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